Discussione:
[Forse OT] L'ultima porcata della SIAE
(troppo vecchio per rispondere)
Gianpaolo Ingegneri
2011-11-10 12:32:32 UTC
Permalink
Cosa si ottiene a mettere i più grandi ignoranti e caproni della storia a
ricoprire i ruoli più importanti di una società? A non dare lavoro alle
persone che al contrario hanno studiato una vita, che hanno preso una laurea
con il sudore della fronte e senza raccomandazioni, rinunciando nel
frattempo a tutti quei giochetti di conoscenze che in futuro gli avrebbero
permesso di sistemarsi saltando tutti i fossi della società, ricoprendo
ruoli importantissimi senza alcuna conoscenza o intelligenza per poterlo
fare? Ebbene, ciò che si ottiene è una emerita cagata, in tutti i sensi e in
tutte le direzioni!

Adesso ce ne stiamo accorgendo sul serio. Il mio dito dovrebbe essere
puntato in più posti allo stesso tempo, visto i tempi che corrono, ma in
questa particolare (e delicata) circostanza si punta contro la SIAE che
bloccherà il mercato della libera informazione su internet, imponendo una
tassa esorbitante (1800 euro l'anno) anche al "ragazzino" che userà il suo
blog per pubblicare qualche trailer. Tutto ciò è davvero frutto di una
grande ignoranza informatica senza precedenti. Queste persone, lasciatemelo
dire, sono così stupide da pensare che se c'è molta gente che usa internet
per buscarsi qualche quattrino di tanto in tanto (o per fare semplicemente
libera informazione), allo stesso modo ci sarà altrettanta gente disposta a
pagare qualsiasi cifra. Secondo il loro modo di pensare, se ci sono 100'000
blogger con trailer e advert, a 1800 euro l'anno allora ben 180 milioni di
euro! Col cavolo! Se dai un prezzo ad una fonte di guadagno sicura, già
cominci a falciare la maggior parte delle utenze, fossero quelli che
guadagnano meno di 1800 euro (tipo 100 euro al mese) o quelli che superano
tale quota ma che non vedono più corrisposto il sacrificio di rendere attivo
e funzionale un servizio per racimolare una cifra da elemosina, con tutte le
implicazioni del caso.

Tutto questo perchè non tengono conto dei più banali principi di causa e
effetto e soprattutto la RAGIONE di ciò che loro vogliono penalizzare: la
libera informazione. I blog, come tutta internet, sono una grande vetrina
per la pubblicizzazione dei film che ogni anno incassano milioni di dollari,
un'informazione che avviene in modo virale SOLO perchè è GRATUITA. Se poni
un freno a tutto questo, non fai altro che ridurre la quantità di pubblicità
gratuita che gli autori dei blog hanno perpetuato in tutti questi anni,
ricevendo in cambio pochissimo. Molti non lo fanno neppure a scopo di lucro,
ma soltanto per passione, per creatività, per esprimere un libero giudizio
su di un opera frutto della fantasia e dell'ingegno. E cosa vogliono fare,
questi ridicoli omuncoli d'affari in giacca e gravatta? Mettere un prezzo,
facendo pure auto-gol, perchè minano lo stesso terreno fertile che
dovrebbero salvaguardare. Voi direte: ma la gente andava al cinema anche in
passato, quando non c'era internet. Si, ma erano altri tempi, è di questo
che non si tiene conto! Adesso ci sono altre abitudini, altre tendenze, i
film se ci pensate bene sono roba vecchia e ripetitiva che viene tenuta in
vita da continue trovate che oggi trovano spazio nelle nuove tecnologie.
Tagliare la più moderna forma di pubblicità non può che essere un danno per
tutti, e per cosa poi? La musica. Che io sappia non ho mai visto un cantante
famoso morire di fame, ma nell'ottica di questa società di idiotonti,
dobbiamo fare sempre il meglio del nostro peggio per dare sempre di più a
chi ne ha già troppo. E' davvero come voler spremere sangue da una rapa ed è
arrivato il momento di dire basta, di dimostrare che non siamo pecore
manipolabili a piacimento.

I siti internet, per sopravvivere, si accontenteranno anche di mettere i
trailer senza audio, torneremo ai film muti, faremo dei promettenti passi
indietro, e chissà, magari quando si saranno accorti che senza audio anche
la loro ridicola legge non avrà sortito alcun effetto, allora sarà la volta
del contenuto visivo, e quando torneremo al solo testo come nella preistoria
dell'informatica, porranno delle esorbitanti tasse pure su quello,
perpetuando un'azione di censura contro il libero pensiero dei liberi
cittadini, avvantaggiando sempre le caste dei bene abbienti e dimostrando di
non aver capito nulla dell'informatica e della democrazia in generale, che è
libertà di espressione a prescindere dal denaro. Anzi, è sempre quella che
vogliono minare, con lo scopo di ottenere il potere assoluto, di allargare
sempre di più la forbice che separa i ricchi dai poveri, di creare una
generazione di ragazzi che consumano senza usare il cervello, di tagliare
tutte le occasioni e le opportunità agli scrittori di talento! Alla fine lo
scopo è sempre lo stesso: annientare le libertà individuali.

E' arrivato il momento di opporsi, non possiamo fare tutti questi passi
indietro, così rischiamo di tornare al medioevo, lo volete capire oppure no?
Bisogna compiere una reazione intelligente, non violenta e ben mirata, è
l'unica strada percorribile, un'azione da consumatori. Non aggiungo altro,
voglio vedere però dopo una legge che avrà chiuso centinaia di migliaia di
trailer in tutti i blog della nazione, quanti andranno a vedere un film al
cinema di buon cuore, dico solo questo, poi chi vuol capire capisca.

Gianpaolo Ingegneri.
Giovy
2011-11-11 08:56:01 UTC
Permalink
On 10 Nov, 13:32, "Gianpaolo Ingegneri"
Post by Gianpaolo Ingegneri
Cosa si ottiene a mettere i più grandi ignoranti e caproni della storia a
ricoprire i ruoli più importanti di una società? A non dare lavoro alle
persone che al contrario hanno studiato una vita, che hanno preso una laurea
con il sudore della fronte e senza raccomandazioni, rinunciando nel
frattempo a tutti quei giochetti di conoscenze che in futuro gli avrebbero
permesso di sistemarsi saltando tutti i fossi della società, ricoprendo
ruoli importantissimi senza alcuna conoscenza o intelligenza per poterlo
fare? Ebbene, ciò che si ottiene è una emerita cagata, in tutti i sensi e in
tutte le direzioni!
Adesso ce ne stiamo accorgendo sul serio. Il mio dito dovrebbe essere
puntato in più posti allo stesso tempo, visto i tempi che corrono, ma in
questa particolare (e delicata) circostanza si punta contro la SIAE che
bloccherà il mercato della libera informazione su internet, imponendo una
tassa esorbitante (1800 euro l'anno) anche al "ragazzino" che userà il suo
blog per pubblicare qualche trailer. Tutto ciò è davvero frutto di una
grande ignoranza informatica senza precedenti. Queste persone, lasciatemelo
dire, sono così stupide da pensare che se c'è molta gente che usa internet
per buscarsi qualche quattrino di tanto in tanto (o per fare semplicemente
libera informazione), allo stesso modo ci sarà altrettanta gente disposta a
pagare qualsiasi cifra. Secondo il loro modo di pensare, se ci sono 100'000
blogger con trailer e advert, a 1800 euro l'anno allora ben 180 milioni di
euro! Col cavolo! Se dai un prezzo ad una fonte di guadagno sicura, già
cominci a falciare la maggior parte delle utenze, fossero quelli che
guadagnano meno di 1800 euro (tipo 100 euro al mese) o quelli che superano
tale quota ma che non vedono più corrisposto il sacrificio di rendere attivo
e funzionale un servizio per racimolare una cifra da elemosina, con tutte le
implicazioni del caso.
Tutto questo perchè non tengono conto dei più banali principi di causa e
effetto e soprattutto la RAGIONE di ciò che loro vogliono penalizzare: la
libera informazione. I blog, come tutta internet, sono una grande vetrina
per la pubblicizzazione dei film che ogni anno incassano milioni di dollari,
un'informazione che avviene in modo virale SOLO perchè è GRATUITA. Se poni
un freno a tutto questo, non fai altro che ridurre la quantità di pubblicità
gratuita che gli autori dei blog hanno perpetuato in tutti questi anni,
ricevendo in cambio pochissimo. Molti non lo fanno neppure a scopo di lucro,
ma soltanto per passione, per creatività, per esprimere un libero giudizio
su di un opera frutto della fantasia e dell'ingegno. E cosa vogliono fare,
questi ridicoli omuncoli d'affari in giacca e gravatta? Mettere un prezzo,
facendo pure auto-gol, perchè minano lo stesso terreno fertile che
dovrebbero salvaguardare. Voi direte: ma la gente andava al cinema anche in
passato, quando non c'era internet. Si, ma erano altri tempi, è di questo
che non si tiene conto! Adesso ci sono altre abitudini, altre tendenze, i
film se ci pensate bene sono roba vecchia e ripetitiva che viene tenuta in
vita da continue trovate che oggi trovano spazio nelle nuove tecnologie.
Tagliare la più moderna forma di pubblicità non può che essere un danno per
tutti, e per cosa poi? La musica. Che io sappia non ho mai visto un cantante
famoso morire di fame, ma nell'ottica di questa società di idiotonti,
dobbiamo fare sempre il meglio del nostro peggio per dare sempre di più a
chi ne ha già troppo. E' davvero come voler spremere sangue da una rapa ed è
arrivato il momento di dire basta, di dimostrare che non siamo pecore
manipolabili a piacimento.
I siti internet, per sopravvivere, si accontenteranno anche di mettere i
trailer senza audio, torneremo ai film muti, faremo dei promettenti passi
indietro, e chissà, magari quando si saranno accorti che senza audio anche
la loro ridicola legge non avrà sortito alcun effetto, allora sarà la volta
del contenuto visivo, e quando torneremo al solo testo come nella preistoria
dell'informatica, porranno delle esorbitanti tasse pure su quello,
perpetuando un'azione di censura contro il libero pensiero dei liberi
cittadini, avvantaggiando sempre le caste dei bene abbienti e dimostrando di
non aver capito nulla dell'informatica e della democrazia in generale, che è
libertà di espressione a prescindere dal denaro. Anzi, è sempre quella che
vogliono minare, con lo scopo di ottenere il potere assoluto, di allargare
sempre di più la forbice che separa i ricchi dai poveri, di creare una
generazione di ragazzi che consumano senza usare il cervello, di tagliare
tutte le occasioni e le opportunità agli scrittori di talento! Alla fine lo
scopo è sempre lo stesso: annientare le libertà individuali.
E' arrivato il momento di opporsi, non possiamo fare tutti questi passi
indietro, così rischiamo di tornare al medioevo, lo volete capire oppure no?
Bisogna compiere una reazione intelligente, non violenta e ben mirata, è
l'unica strada percorribile, un'azione da consumatori. Non aggiungo altro,
voglio vedere però dopo una legge che avrà chiuso centinaia di migliaia di
trailer in tutti i blog della nazione, quanti andranno a vedere un film al
cinema di buon cuore, dico solo questo, poi chi vuol capire capisca.
Gianpaolo Ingegneri.
Non posso che essere d'accordo, la SIAE con le sue norme
anacronistiche è uno dei tanti freni della nostra nazione.
Gianpaolo Ingegneri
2011-11-11 12:03:06 UTC
Permalink
Post by Giovy
Non posso che essere d'accordo, la SIAE con le sue norme
anacronistiche è uno dei tanti freni della nostra nazione.
Infatti! Non fanno altro che creare dei colli di bottiglia portando la
nazione ad un ulteriore stato di arretratezza. Non bastasse già solo il
fatto che l'Italia è FALLITA, con lo spread ai massimi storici, col governo
tecnico alle porte, con nessuno che investe sui titoli di stato perchè la
nazione non è più credibile, essendo ad un passo dalla bancarotta. Ma nooo,
mettiamoci pure un bavaglio alla rete in tutto questo, come se non ci
fossero già abbastanza problemi da mandar giù! Eppoi via a metter mani nelle
tasche dei cittadini, tutti in mutande! Tagli su tutto, licenziamenti e
disoccupazione! E pensare che in america c'è gente che diventa ricca e
famosa investendo su internet, basti pensare al fondatore di Facebook. Da
noi invece c'è una visione che non supera quella del ragazzino che possiede
un blog o un povero disoccupato da castigare per quei pochi soldi che si fa
al mese con gli advert! Provo pena e pietà per questa nazione di
rincitrulliti. Ce ne andremo via tutti da questo posto, anche quelli che in
questo momento stanno pensando di non doverlo fare mai. Ormai è scattato il
conto alla rovescia. Da ora in poi l'Italia diventerà una nazione tecnica
dove i cittadini saranno schiavi di conti da far quadrare in Europa.
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